Viviamo in un periodo storico in cui la tecnologia è sovrana indiscussa delle nostre vite.

Esistono “strumenti” per qualsiasi cosa e molti di noi sentono la necessità di essere sempre aggiornati con l’ultimo modello uscito sul mercato, che si tratti di un telefono, di uno smartwatch, di una telecamera, o di una macchina fotografica… ce n’è per tutti i gusti.

In questo panorama di dominanza della tecnica c’è chi ha ancora il coraggio di fare scelte in controtendenza come, ad esempio, girare un film con una sola ottica.

Gli esempi sono tantissimi, tra i più recenti troviamo “Chiamami col tuo nome”, 2018; “The Witch”, 2015; “Vi presento Toni Erdmann”, 2016 e “Birdman” del 2014.

La storia del cinema è piena zeppa di esempi di questo tipo e vi meraviglierà sapere che non sono tutti film d’essai, molti film famosissimi (ma soprattutto bellissimi!) sono stati girati in questo modo; tra gli altri ricordiamo “Il padrino” – “I Tenenbaum” – “Psyco” – “Chinatown”.

Usare solamente un’ottica è una scelta creativa forte e precisa, che obbliga chi la compie ad immaginare e studiare anticipatamente ogni singola scena e a saper esattamente cosa vuole ottenere da ogni inquadratura e immagine.

Una sfida non per tutti di certo, ma che ancora una volta ci fa capire come la creatività sia l’elemento principale di qualsiasi progetto (grande o piccolo che sia) e che certe volte quello che può sembrare un limite tecnico (leggi attrezzatura ridotta all’osso causa budget inesistente) può trasformarsi nell’occasione per realizzare qualcosa di unico.

Vi lasciamo qui un breve video per capire meglio cosa sta dietro alla scelta di utilizzare un solo obiettivo per girare un film!