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Logo vs marchio!

Logo, logotipo, pittogramma, marchio… ma siamo sicuri di sapere il vero significato di ciascun termine?


Ogni volta che in FLUXX iniziamo un nuovo progetto, che sia un video o una presentazione o un intero evento aziendale con decine e decine di contributi, c’è sempre una domanda che facciamo per prima al cliente ed è: “Mi mandi logo e brand guide?

La parola logo viene usata spesso in modo non precisamente corretto; scopriamo insieme quali sono i termini giusti da usare e perchè!


I due termini che vengono comunemente usati come sinonimi sono logo e marchio; per scorpire se effettivamente lo siano partiamo dall’etimologia di ciascuna parola:

Marchio da marchiare dal francesce antico merchier si riferisce all’atto di contrassegnare il bestiame per ricenoscerlo come di un determinato proprietario.

Logo abbreviazione di logotipo, dall’inglese logotype; type sta per lettera e logo significa parola in greco antico.

Quindi, il marchio è l‘insieme di tutti gli elementi che rappresentano un’azienda, il logotipo invece è la sola parte testuale ovvero il nome dell’azienda scritto con un particolare stile e carattere tipografico (lettering).

Se il marchio è il tutto e il logo la sola parte scritta, all’appello manca solo la parta “disegnata” che si chiama pittogramma.

Ricapitolando:
A – Pittogramma // parte disegnata
B – Logo // parte scritta
C – Marchio


PICCOLO INCISO: I pittogrammi in senso generico sono un disegno/simbolo stilizzato caratterizzato da semplicità e immediatezza. Sono antichissimi, la prima forme di disegno della storia ovvero le incisioni rupestri sono proprio pittogrammi, ed estremamente utili. Immaginate a cosa succederrebbe se i cartelli stradali fossero disegni elaborati o ancora peggio scritte!

Nel mondo del graphic design un punto di riferimento nel discorso pittogrammi son gli Isotype di Otto Neurath (ultima foto a destra qui sotto), il primo tentativo di creare un linguaggio visivo universale… ma di questo parleremo un’altra volta!


Tornando al discorso principale, ci siamo chiesti…

Da cosa deriva confusione tra i termini logo e marchio?


Esistono marchi composti solo da un logotipo, quindi che hanno solo ed esclusivamente una parte scritta, ovviamente con un particolare lettering che li rende riconoscibili ed unici.


Al contrario, è più difficile trovare marchi nati soltanto con un pittogramma, questo perchè semplicità e universalità, ovvero le caratteristiche tipiche dei pittogrammi, non sono adatte per rappresentare un marchio che deve essere unico e riconoscibile.

Alcuni pittogrammi però, sono diventati talmente famosi e iconici che ad un certo punto hanno “ucciso” i relativi logotipi.

Un caso esemplare è quello di Nike, logotipo e pittogramma “Baffo” (in inglese Swosh, la stilizzazione dell’ala della Dea Nike) hanno convissuto pacificamente fino al 1995 anno in cui il logotipo è stato mandato ufficialmente in pensione e lo swosh è diventato unico protagonista del marchio.

Abbiamo dedicato un articolo alla storia del marchio NIke, leggilo qui:


Per chiudere il discorso facciamo un piccolo accenno al monogramma ovvero l’unione di 2 o più lettere al fine di creare un simbolo.

Possono nascere “in coppia” a logotipi o vivere tranquillamente come marchi e sono usatissimi nel mondo della moda dove vengono stampati sui tessuti di borse, stivali e capi d’abigliamento al fine di creare capi iconici e invequivolcabilmente riconoscibili.


Anche per oggi è tutto, ci vediamo la prossima settimana con una nuova puntata di #FLUXXAcademy #FLUXXGfx

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Grazie per la lettura.
Sperando che questo articolo ti sia piaciuto e stimolato il discorso.
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