Il logo non ci piace, ma ci abitueremo…

Per chi lavora in certi campi, quelli dove entra in gioco il gusto estetico, una delle più grandi paure è quella che, alla fine, il lavoro non piaccia al cliente!


Gli addetti al lavoro sanno che qualsiasi progettazione va ben oltre il gusto personale, ci sono regole precise da seguire e ogni scelta presa è motivata… ma se alla fine il risultato non risponde in alcun modo alle aspettative estetiche del cliente la situazione si fa davvero difficile.

La maggiorparte della volte si cerca di correre ai ripari modificando, correggendo… ma può capitare che per qualche motivo il tempo a disposizione sia terminato e quindi alla fine il cliente si debba accontentare, ecco questo è il peggior incubo!

Per sollevare il morale a chiunque si sia trovato almento una volta in questa situazione, vi raccontiamo oggi la singolare storia dietro alla nascita di uno dei marchi più famosi al mondo, ovvero il marchio di Nike.

A oggi il marchio di Nike si compone solo di un pittogramma il famosissimo “baffo” che ufficialmente si chiama “Swoosh” e rappresenta il profilo stilizzato dell’ala della Dea Nike, personificazione della Vittoria nella mitologia greca, la cui più famosa rappresentazione è la Nike di Samotracia esposta al Louvre.

Originariamente il logo era un po’ diverso, ma partiamo dall’inizio.

Siamo nel 1971 e il Phil Knight e Bill Bowerman incaricano una studentessa di grafica dell’Ateneo di Portland, Carolyn Davidson, di disegnare un logo per la loro società di scarpe sportive, la neonata Nike Inc.

Nel 1964 Knight e Bowerman avevano fondato la Blue Ribbon Sport che importava scarpe da atletica dal giappone (le Tiger della Onitsuka) ma nel 1971 i Giapponesi rompono i rapporti con la Blue Ribbon e i due proprietari decidono di proseguire la loro strada da soli, cambiano il nome alla società che diventa appunto Nike Inc. e si accordano con la Davidson per la realizzazione di una dozzina di loghi a fronte del pagamento di 35$.

Al momento della consegna dei loghi, leggenda vuole che Knight e Bowerman non fossero molto soddisfatti e che il Sig. Knight disse addirittura che la scelta sarebbe ricaduta sul “meno peggio” e che con il tempo si sarebbero abituati a vederlo…


Oggi sappiamo che quel logo, tanto bistrattato alla nascita, è diventato uno dei più famosi al mondo e anzi, lo Swoosh – il Baffo è diventato talmente iconico che dal 1995 è l’unico protagonista del logo, visto che la scritta “Nike” è stata addirittura eliminata!

Questo è un fatto abbastanza raro, non sono molte le aziende che possono permettersi di non avere il proprio nome nel marchio.


Ad oggi Nike, oltre ad essere nell’olimpo dei brand che producono abbigliamento e materiale sportivo, è anche una tra le aziende top a livello di comunicazione e marketing, i suoi spot sono sempre pazzeschi sotto ogni punto di vista e sono per noi costante fonte di ispirazione e meraviglia, vi lasciamo un link per vedere alcuni dei più famosi


Davidson continuò a lavorare per Nike a lungo e, una volta consacrata la fama del marchio, l’azienda organizzò un party per ringraziarla ufficialmente, le regalò un anello con lo “Swoosh” fatto di diamanti e 500 azioni dell’azienda stessa!


Come dire, tutto bene quel che finisce bene!

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